Tumore della Prostata

Il tumore della prostata (chiamato anche cancro della prostata) rappresenta il tumore più frequente nel maschio e la terza causa di morte per neoplasia negli uomini, dopo il tumore del polmone. Si stima che in Europa ogni anno vengono diagnosticati all’incirca 2,6 milioni di nuovi casi di carcinoma della prostata. In Italia, in media, si registrano circa 36.000 nuovi casi l’anno, con circa 7.500 decessi. Il rischio di sviluppare un tumore della prostata aumenta con l’aumentare dell’età. Più dell’80% dei casi di neoplasia prostatica, infatti, sono diagnosticati in pazienti di età superiore ai 65 anni ed il 94% dei decessi si verifica nello stesso gruppo di età.

Ad 85 anni il 40/50 % degli uomini  e’ portatore di un tumore della prostata.

Nelle sue fasi iniziali, il tumore della prostata è totalmente asintomatico e non mostra alcun segno obiettivo che possa rappresentare un campanello d’allarme.

La diagnosi di tumore della prostata richiede l’integrazione di diversi elementi diagnostici:

  • Esplorazione digito-rettale(DRE)
  • Dosaggio del PSAnelle sue tre frazioni (totale, libero e rapporto libero/totale)
  • Ecografia prostatica transrettale(TRUS)

Risonanza Magnetica Multiparametrica

  • Biopsia prostatica TARGET

L’esplorazione digito rettale, il dosaggio del PSA e l’ecografia prostatica transrettale (TRUS), pongono il sospetto clinico di neoplasia prostatica che dovrà essere però confermata tramite l’esecuzione di una biopsia prostatica transrettale o transperineale su guida ecografica.

Si stanno diffondendo metodiche bioptiche che aumentano il tasso di diagnosi su lesioni sospette. Tra le biopsie target ricordiamo le Biopsie FUSION e le Biopsie COGNITIVE.
La Risonanza Magnetica (RM) Multiparametrica rispetto alla RM convenzionale, rappresenta un importante elemento per pianificare il percorso diagnostico dei pazienti con sospetto tumore alla prostata, fornendo immagini capaci di individuare piccole modificazioni strutturali, zone con aumentata cellularità e vascolarizzazione che possono essere utilizzate come bersaglio dalla tecnica COGNITIVE.
Un ulteriore elemento di novità nella diagnosi del tumore prostatico è rappresentata dalla biopsia prostatica con tecnica FUSION. Il sistema utilizza un ecografo tridimensionale ed un software in grado di “fondere” le immagini tridimensionali della RM con quelle ecografiche, permettendo di focalizzare l’attenzione sulle zone a rischio e ridurre al minimo il numero prelievi.

Nonostante una diagnosi di tumore sia una notizia preoccupante, è importante sapere che il carcinoma prostatico non si presenta sempre con le stesse caratteristiche e grado di malignità.

Nella stadiazione della malattia riveste un ruolo importante la scintigrafia ossea e se il psa ed il gleason sono elevati la pet con colina

In alcuni casi, specie per pazienti anziani o con altre comorbidità, si può scegliere di non attuare nessun tipo di terapia e “aspettare” (watchful waiting) prevedendo solo controlli frequenti per un controllo dell’evoluzione del tumore.

Un’altra opzione in caso di pazienti con malattia poco significativa, potrebbe essere la sorveglianza attiva. Questo approccio comporta il semplice monitoraggio del decorso della malattia valutata con periodiche ripetizioni di dosaggi del PSA, biopsie prostatiche integrati spesso a valutazione con Risonanza Magnetica Multiparametrica.

Al giorno d’oggi, sono disponibili diversi trattamenti per il tumore della prostata. Il trattamento del tumore della prostata ha obiettivi diversi a seconda della estensione e aggressività della malattia (basso, intermedio o alto rischio), della aspettativa di vita del paziente e della presenza di patologie concomitanti (malattie cardio vascolari, diabete, ecc.) che possono rappresentare un rischio di morte superiore a quello della stessa malattia prostatica.
Tra le scelte disponibili ci sono: